La finanza spiegata dai ragazzi: un videocorso realizzato da 24 studenti dell’Istituto Redi di Paternò (Catania), sarà utilizzato da Bankitalia per diffondere le basi della cultura finanziaria: dalla moneta elettronica al confronto tra le diverse carte di pagamento sino alla sicurezza informatica.
“Il video nasce dall’iniziativa di alternanza scuola-lavoro (Pcto) Progettazione di strumenti didattici di educazione finanziaria”, spiega Rosalba Laudani, referente Pcto (Percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento, ndr) dell’Usp Catania, Ufficio Scolastico Provinciale, “in collaborazione fra Usp Catania, Banca d’Italia e Istituto Redi”.
“Gli studenti hanno realizzato incontri on line con i tutor di Bankitalia su servizi, misure e incentivi di nuovi prodotti finanziari”, dichiara Emilio Grasso, dirigente Usp Catania. “mettendo a punto un video sugli strumenti utili a supportare l’economia del nostro territorio, specie in un periodo duro come l’attuale”.
“Benché per la prima volta in smart-working”, afferma Domenico Figuera, docente al Redi, “il progetto ha raggiunto risultati anche superiori al passato: da pc, tablet o smartphone i ragazzi hanno lavorato in una sala conferenze virtuale, tra dibattiti e scambi di idee con i tutor di Bankitalia, che hanno agito sia come maestri sia come componenti di un team”. Un esito impreziosito dalla difficoltà del territorio: “Nonostante la presenza di numerose realtà commerciali e industriali medio-piccole”, sottolinea Figuera, “è difficile trovare enti e aziende disponibili a collaborare con le scuole”.
“La Banca d’Italia, dall’anno scolastico 2016-17, ha offerto circa 500 percorsi di alternanza scuola-lavoro in tutta Italia”, spiega Pietro Gaudenzi, funzionario coordinatore dei Pcto di Bankitalia. “Centinaia di nostri colleghi-tutor hanno incontrato on-line o nei nostri uffici più di 5.000 ragazzi, raccontando i nostri mestieri: politica monetaria, vigilanza sugli intermediari, supervisione sui sistemi dei pagamenti, educazione finanziaria. Promuoviamo anche iniziative di peer education per le scuole in collaborazione con il Miur”, conclude Gaudenzi, “e con il portale economiapertutti.bancaditalia.it”.