Nell’offerta formativa della cittĂ vi è la comunicazione e l’arte visiva, divenuto tema che oggi fa della nostra cittĂ un elemento distintivo.
Ma cos’è la comunicazione visiva?
Attraverso questa disciplina si impara a trasmettere messaggi per mezzo delle immagini; anche quando il messaggio è un concetto astratto, lo studente impara a tradurlo in un’immagine attraverso un percorso compositivo in cui gli apporti disciplinari concorrono alla sua formazione. Questa immagine spesso deve rappresentare un’azienda, un prodotto, un’idea.
L’obiettivo della comunicazione deve essere immediato, raggiungere l’effetto nel minor tempo possibile, deve essere comprensibile e facilmente memorizzabile.
Le forme che vengono utilizzate per comunicare un’idea sono moltissime e oggi i media vengono usati in maniera mixata generando operazioni comunicative sempre nuove: segni grafici, illustrazioni, video, spot, flash mob. Il mondo in cui viviamo interagisce fortemente con le immagini: dai cartelloni pubblicitari ai mass media che propongono in questi ultimi anni modelli di comunicazione sempre nuovi.
Questa figura professionale deve essere affrontata con grande passione e volontĂ comunicativa. Le immagini devono essere utilizzate per generare emozioni e riflessioni, agire sulle convinzioni oppure lanciare provocazioni.
SarĂ l’osservatore del messaggio che, in autonomia, lo valuterĂ e lo farĂ suo, interpretandolo.
Certamente il mondo con la sua interculturalitĂ aggiunge una nuova sfida a questa figura professionale che deve misurarsi con molte culture, usi e modelli comunicativi diversi.
Ma quali sono le professioni della comunicazione dell’arte visiva? Come è possibile acquisire le competenze?
Moltissime sono le professioni di questo settore e sono in continua evoluzione soprattutto per quanto riguarda l’uso del media. Le piĂą classiche sono il Grafico e l’Illustratore che si occupano di campagne, di brand, di progetti editoriali e dove l’illustratore aggiunge la sua competenza creativa nella definizione dell’immagine.
Si può giungere alla formazione specialistica pur avendo frequentato scuole umanistiche o avendo effettuato esperienze di lavoro diverse.
Non si esclude infatti che possano essere messi in gioco anche i cosiddetti crediti non formali, acquisiti per mezzo delle esperienze lavorative.
Inoltre tutte le professioni stanno rivedendo l’idea dell’eccessiva specializzazione che invece era fortemente caratterizzante nei decenni precedenti. Un mercato flessibile con professioni in evoluzione non si sposa con eccessive specializzazioni.
Le attivitĂ creative stanno adattandosi al cosiddetto “sconfinamento”; cioè il mondo del lavoro chiede, sempre di piĂą, di occuparsi di attivitĂ non decisamene proprie della professione consolidata e chiede al professionista di trattare e fornire servizi anche non propri ma appunto considerati di confine e di margine professionale.
Bisogna essere in grado di rispondere ad esigenze comunicative piĂą ampie e sempre piĂą complesse; è importante per uno studente o un professionista continuare a “coltivare” la propria competenza aggiungendo, per tutta la durata della vita, “tasselli” al proprio “mosaico” professionale.
Professione emergente è il web designer, figura che si occupa dell’aspetto visuale di un sito o di una pagina web, che offre la possibilitĂ di aggiungere una competenza a chi giĂ svolge una professione creativa.
Molte altre sono le professioni di questo ambito ad esempio il Vetrinista e il Visual merchandiser. E queste figure di cosa si occupano?
Il vetrinista si concentra su di un’arte visiva tridimensionale che si è sempre occupata di catturare l’attenzione del passante per farlo divenire interessato alla merce esposta. Allestisce con sapienza per mezzo della merce una vetrina oppure di progetta e realizza l’intero spazio vetrina comprendendo tutti i piani visivi.
Il visual merchandiser, figura piĂą recente, coniuga la competenza compositiva all’intero spazio espositivo dove quest’ultimo diviene una vera e propria vetrina.
Sia per il vetrinista che per il Visual merchandiser il punto di partenza è la definizione di un brief, un tema che diverrĂ il filo conduttore dell’intero allestimento. Talvolta questo è dato da cadenze tipiche del commercio (il Natale, il bianco, ecc.) oppure può essere un evento che si tiene in cittĂ .
Il lavoro si svolge con un rilievo per realizzare poi un progetto e una maquette che ne rappresenterĂ tridimensionalmente l’idea. Nel suo progetto identificherĂ i materiali, gli espositori, le eventuali vetrofanie, i manichini, le grafiche, e si occuperĂ anche del progetto dell’illuminazione.
Fra gli sbocchi professionali vi è la libera professione e, nel caso del visual merchandiser, anche far parte di equipe all’interno di grandi aziende o studi specializzati.
Fra le storiche figure professionali vi è anche il progettista di giardini. Si occupa di coniugare competenze a carattere compositivo con conoscenze agronomico-botaniche.
Il progettista di giardini può intervenire con progetti di piccola e media scala in ambito privato o pubblico (in questo caso all’interno di equipe) realizzando composizioni caratterizzate dalla presenza di varie specie vegetali: dalla scelta del tappeto erboso, all’arbusto, alla pianta. Ha la capacitĂ di valorizzare le caratteristiche peculiari dell’ambiente e delle specie impiegate in relazione ai cicli stagionali. In questa professione è meglio scegliere percorsi che offrano parti esercitative come “percorso d’esperienza” affrontando problemi e situazioni in contesti e con prassi simili ad un vero e proprio luogo di lavoro.
Gli sbocchi professionali sono molteplici e vanno dalla libera professione all’attivitĂ presso garden center o presso studi professionali.
La Scuola Arte&Messaggio – Castello Sforzesco è una struttura del Comune di Milano che sviluppa la propria attività formativa da più di 40 anni nell’ambito della comunicazione visiva: Grafica, Illustrazione, Vetrinistica e Progettazione di giardini.