ESN: unità nella diversità e nell’inclusione

La diversità e la discriminazione non sono concetti astratti, ma una realtà vissuta ogni giorno

“La parità di genere: una strada ancora lunga”
“Disparità di genere nella musica: l’83% delle donne discriminata al lavoro”
“69 donne su 100 hanno subito molestie e violenze sul lavoro”

Sono solo alcuni titoli di notizie recenti e come queste se ne trovano centinaia riguardanti tutti gli ambiti del Diversity & Inclusion. Cosa significano veramente diversità e inclusione? “Diversità è essere invitati alla festa, inclusione è essere invitati a ballare.” Questa citazione di Verna Myers, consulente americana per la diversità, autrice, relatrice e avvocato, apre le porte a una riflessione profonda sull’essenza di questi due concetti. Va oltre il mero riconoscimento della diversità, spingendoci a tradurre questa consapevolezza in azioni tangibili.
La diversità si manifesta in molteplici forme: è l’esperienza di vivere nuove culture ogni giorno, è l’incontro con prospettive diverse, è l’opportunità di apprendere dalle storie di chi proviene da contesti unici. Tuttavia, l’inclusione va oltre il semplice riconoscimento della diversità. È quando ci sentiamo tutti parte di una grande famiglia, una comunità coesa e solidale che accoglie e valorizza ciascun individuo indipendentemente dalle differenze.

Facciamo prima un passo indietro con un po’ di teoria sul tema.
Nell’orizzonte degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, l’Agenda 2030 sottolinea l’impegno internazionale per la riduzione delle disuguaglianze, sancito nel Goal 10 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Questo si traduce in una chiara direzione: promuovere l’inclusione sociale in tutte le sue sfaccettature. Focalizzandoci sulla diversità di genere, emerge con forza la necessità di affrontare la
discriminazione a essa collegata. Le donne, in particolare, continuano a subire disuguaglianze strutturali, impedimenti professionali e stereotipi culturali. Nonostante i progressi, il Gender Inequality Index rivela che c’è ancora molto lavoro da fare.
Così, in un mondo che abbraccia l’Agenda 2030 come guida per il cambiamento, l’attenzione verso la diversità e l’inclusione, con un focus particolare sulla diversità di genere, si presenta come un imperativo etico e sociale. La promozione dell’inclusione sociale, come delineato negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, diventa un catalizzatore per la costruzione di una società equa e coesa, dove ogni individuo ha la possibilità di contribuire al proprio massimo potenziale.

In questo contesto di impegno globale, i giovani giocano un ruolo cruciale. L’Erasmus+ è sempre di più alla base dello sviluppo di valori che promuovono inclusività e accoglienza. La mobilità europea non è solo un’opportunità di apprendimento accademico, ma un propulsore per lo sviluppo di una mentalità capace di abbracciare la diversità sotto tutte le sue forme. La mobilità degli studenti e la rete di supporto offerta da Erasmus Student Network (ESN) mirano a creare un ambiente dove la diversità è celebrata e incoraggiata. I giovani, immersi in contesti culturali differenti, diventano promotori naturali di inclusività, portando con sé un bagaglio di esperienze e prospettive uniche.
Uno dei valori cardine di ESN è proprio “unity in diversity, diversity in unity“. Questo mantra sottolinea che, sebbene ognuno di noi porti con sé un bagaglio unico di esperienze e sfide, condividiamo un obiettivo comune e una meta universale: la creazione di un ambiente inclusivo per tutti gli studenti internazionali.

La strategia europea per l’inclusione non è solo una dichiarazione di intenti, ma un impegno tangibile per coinvolgere un vasto spettro di partecipanti. Si tratta di promuovere pari opportunità, riconoscere e celebrare la diversità in tutte le sue forme e garantire l’equità in ogni fase del programma. Questa strategia riconosce che la forza risiede nella varietà di prospettive e esperienze che ogni individuo porta con sé. È un invito a costruire ponti oltre le differenze, creando un ambiente in cui la diversità è non solo accettata ma anche valorizzata.
All’interno di questa cornice, ESN Italia ha dato il via a dicembre al progetto “Gender in The Spotlight“, supportato dalla European Youth Foundation e dal Consiglio d’Europa. In particolare, proprio nel mese di febbraio ha inizio il corso di formazione “Training for Gender Task Force” che coinvolge 20 volontari da tutte le Sezioni di ESN Italia, con l’obiettivo di affrontare le sfide della discriminazione di genere e fornire strumenti concreti per promuovere l’inclusione.
In un mondo sempre più connesso, l‘Erasmus Generation si trova in prima linea nella costruzione di un futuro più inclusivo ed equo. Giovani e studenti internazionali non solo affrontano le sfide della diversità, ma le trasformano in opportunità di crescita e comprensione reciproca.
Questo viaggio di conoscenza e azione continua e la Generazione Erasmus sceglie di
“ballare insieme” per farlo.

 

Vittoria Oliviero

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