Riconoscere e valorizzare il talento nei giovani attraverso l’orientamento post diploma: la missione degli educatori e dei docenti
Il talento è una risorsa straordinaria presente in ogni giovane, ma spesso rimane nascosto. È ora di cambiare rotta: docenti e orientatori devono avere gli strumenti conoscitivi e di intervento per riconoscere e valorizzare queste potenzialità, offrendo agli studenti la possibilità di realizzarsi pienamente.
Un approccio personalizzato
Howard Gardner, con la sua teoria delle intelligenze multiple (1983), ha rivoluzionato il modo di vedere il potenziale umano. Ogni studente ha forme diverse di intelligenza, e spetta ai docenti individuare queste caratteristiche uniche. Come sottolinea Margiotta (2008), un ambiente scolastico inclusivo e stimolante è fondamentale per far emergere i talenti. Questo significa adattare le metodologie didattiche alle esigenze specifiche di ciascun studente, creando così un percorso educativo su misura.
Orientamento e Autorealizzazione
L’orientamento scolastico non è solo una mera guida per le scelte future; è un potente strumento di autorealizzazione. Secondo Maslow (1943), l’autorealizzazione è un bisogno fondamentale dell’individuo. Aiutando gli studenti a scoprire le proprie passioni e abilità, i docenti possono non solo migliorare le loro prestazioni, ma anche contribuire al loro benessere e soddisfazione personale.
La Devianza giovanile: un potenziale inespresso
È importante considerare la devianza giovanile non solo come un comportamento negativo, ma anche come un possibile segnale di talenti inespresso. Diana Olivieri (2010) sottolinea che comportamenti considerati devianti possono essere una forma di espressione e creatività. Invece di stigmatizzare questi atteggiamenti, è fondamentale interpretare le motivazioni sottostanti e trovare modi per incanalare questa energia verso attività costruttive.
Margiotta (2008) aggiunge che, quando i giovani si sentono esclusi o non riconosciuti nel loro talento, possono cercare altre forme di identificazione, che a volte sfociano in comportamenti devianti. Pertanto, il compito dei docenti è anche quello di offrire spazi e opportunità per canalizzare queste energie in direzioni positive, trasformando potenziali conflitti in occasioni di crescita.
La forza dell’Autoefficacia
Il concetto di autoefficacia, introdotto da Albert Bandura (1977), evidenzia quanto sia importante la fiducia nelle proprie capacità. I docenti possono svolgere un ruolo determinante in questo processo: incoraggiando gli studenti e fornendo feedback costruttivo, possono alimentare una mentalità positiva e motivante. Un clima di apprendimento favorevole stimola gli studenti a mettersi alla prova e a perseguire i propri obiettivi.
L’importanza della collaborazione familiare
Non possiamo dimenticare il ruolo delle famiglie: coinvolgerle è essenziale per il riconoscimento e la valorizzazione dei talenti. La sinergia tra scuola e famiglia offre supporto e risorse preziose per gli studenti. Come osserva Olivieri Diana (2010), un approccio integrato amplifica l’efficacia dell’orientamento e della valorizzazione dei talenti.
In Sintesi
Riconoscere e valorizzare i talenti dei giovani è una missione fondamentale per docenti e orientatori. Attraverso una didattica inclusiva e un orientamento attento, possiamo guidare gli studenti nella scoperta delle loro potenzialità, aiutandoli a intraprendere un percorso di autorealizzazione. Investire nel talento dei giovani non solo porta a risultati scolastici migliori, ma contribuisce anche a formare individui felici e realizzati, pronti a fare la propria parte nel mondo. Affrontare la devianza giovanile con una nuova prospettiva può rivelarsi una chiave importante per trasformare difficoltà in opportunità di crescita
di Giuseppe Bruno
Giuseppe Bruno, 31 anni, è un criminologo con un forte impegno sociale. È stato docente a contratto universitario e cultore della materia in criminologia minorile e sociologia della devianza, già Training Manager presso i più importanti Atenei digitali e svolge la libera professione come formatore e consulente sull’orientamento professionale. Ha pubblicato due opere: “L’innocenza perduta di un uomo criminale: percorsi di criminogenesi sociale” (Albatros Edizioni, 2018) e “Devianza e adolescenza” (Rubbettino Editore, 2019). Nel 2023, dopo la riforma ministeriale in materia di orientamento nelle scuole, ha organizzato scientificamente il primo convegno formativo per il personale docente presso la sala capitolare del Senato della Repubblica. Negli anni, Giuseppe ha lavorato a vari progetti nelle scuole, focalizzandosi sull’orientamento e la valorizzazione del talento negli adolescenti, con l’obiettivo di prevenire la devianza giovanile. Il suo approccio all’orientamento è mirato a sostenere i giovani nel loro percorso di crescita, promuovendo opportunità e consapevolezza per un futuro positivo..