Nuovo campus per Accademia Costume & Moda

 

 

 

Potrà ospitare sino a 700 studenti il nuovo campus che Accademia di Costume & Moda ha inaugurato a Roma mercoledì 4 dicembre. Con 1.100 metri quadrati di aule digitalizzate e 1.000 mq di laboratori, il nuovo campus nel quartiere Esquilino celebra anche il 60° anniversario dell’accademia, fondata nel 1964 dalla stilista Rosana Pistolese.

La struttura nasce negli spazi degli ex Magazzini allo Statuto (Mas), accanto a Piazza Vittorio, da un progetto di rigenerazione urbana e restauro conservativo, che trasforma un luogo storico in un polo culturale e innovativo per la moda e il design. E consente di aprire laboratori che rafforzano l’interazione fra tecniche artigianali tradizionali e competenze moderne e digitali.

La scelta dell’Esquilino, quartiere storico e multiculturale, riflette l’impegno dell’Accademia di promuovere una formazione radicata nel territorio, ma al contempo aperta a una visione globale. Il campus si propone come punto di incontro tra studenti, residenti, commercianti e artigiani, contribuendo alla valorizzazione del quartiere e alla sua crescita sociale e culturale, anche attraverso iniziative locali, workshop e progetti condivisi. Un luogo di studio dove cultura e la creatività si trasformano in strumenti di cambiamento collettivo, mettendolo a disposizione della città.

Il restauro ha rispettato l’integrità storica dell’edificio, esempio di architettura umbertina di fine Ottocento, recuperando 6.000 metri quadrati distribuiti su sei piani, un seminterrato e cinque fuori terra, dove sono stati predisposti laboratori specializzati, aule digitalizzate e spazi di socializzazione come terrazze e rooftop.

Il perimetro complessivo è stato concepito per integrare spazi di formazione a luoghi di incontro e socializzazione. Con questa nuova struttura Accademia Costume & Moda porta a tre il numero delle sue sedi – due di Roma e una a Milano – proseguendo il suo impegno sia verso i suoi iscritti, sia verso il tessuto territoriale che lo ospita.

All’inaugurazione, Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, ha sottolineato l’importanza “di trasformare un luogo che era diventato di degrado in uno spazio d’eccellenza didattica”. Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana, ha rimarcato il valore dei campus più moderni e tecnologicamente attrezzati, “sia per rafforzare il settore fashion della produzione italiana sia per accrescere la formazione dei professionisti e dei creativi di domani”. Lorenza Bonaccorsi, presidente Municipio I Roma Centro, ha ricordato come simili ristrutturazioni “diffondono bellezza in un rione già ricco di cultura, opportunità e risorse ma anche di problemi”. Quartiere di cui Giulia Silvia Ghia, assessore al Cultura, Scuola, Sport, Politiche Giovanili del I Municipio di Roma, ha ricordato: “la storia e la multiculturalità, ora arricchita da un campus accademico che diventa crocevia fra giovani e professionisti, simboleggiando un dialogo tra patrimonio artistico romano e nuove tendenze di design”.

L’accademia, oggi diretta da Furio Francini (ceo) e Lupo Lanzara, (presidente) prosegue nel nuovo campus l’approfondimento di quell’equilibrio fra ricerca, cultura, design e prodotto che ne han fatto un riferimento internazionale per la formazione in ambito moda. Lupo Lanzara ha promesso di fare del campus “una community inclusiva, aperta alla molteplicitĂ  di espressioni creative e all’internazionalitĂ  dei percorsi formativi”. Furio Francini ha ricordato “il mix di storia, artigianato e diversitĂ  culturale dell’Esquilino, oggi laboratorio di innovazione e motore di crescita per il territorio”. Andrea Cornetti, amministratore delegato di Real Estate e Infrastrutture di Azimut Libera Impresa SGR – che ne ha sostenuto il restauro tramite il Fondo IPC dedicato alla realizzazione di infrastrutture sociali – ha sottolineato l’importanza di accrescere gli investimenti sostenibili: “Il nuovo polo si propone come eccellenza capace di mantenere l’identitĂ  di un quartiere contribuendone alla rigenerazione urbana”. Il restauro conservativo è stato curato dallo Studio Kami Architecture & Engineering con il supporto dello Studio di Architettura DDArch, consentendo l’avvio delle attivitĂ  nel nuovo campus giĂ  nell’attuale anno accademico 2024/2025.

di Ottaviano Nenti

 

 

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