L’approccio allo studio delle scienze giuridiche deve muovere da una consapevolezza: il diritto è innanzitutto cultura di una determinata società, espressione dei suoi valori fondamentali. Storicità e relatività sono le costanti del discorso giuridico in quanto la cultura giuridica non è che un aspetto della cultura complessiva di un Paese che vive nella legalità. Ogni trasformazione della realtà sociale interessa il diritto che può assolvere una duplice funzione: conservare le situazioni presenti nella società, conformando le proprie regole a quelle sociali preesistenti; trasformare l’esistente, modificando la società. Quel che è certo è che le nuove istanze che emergono nel sociale richiedono una regolamentazione da parte del legislatore che non può inseguire i cambiamenti, ma deve favorirli e, se possibile, indirizzarli verso la realizzazione dei valori della persona umana, che al centro del sistema ordinamentale. Il diritto deve essere al servizio dell’uomo, sì da assicurarne il pieno e libero sviluppo, non viceversa.
Talita Rossi è professore associato di diritto privato presso l’Università telematica Pegaso. Avvocato, ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca presso la Scuola di dottorato in «I problemi civilistici della persona» ed è stata titolare di assegni e contratti di ricerca presso l’Università degli studi di Salerno. È, inoltre, socio ordinario della Società italiana degli studiosi del diritto Civile (SISDiC) e dell’Associazione dei dottorati di diritto privato (ADP). È autrice di lavori monografici e altri lavori minori.
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