Il coaching è nato negli Stati Uniti negli anni ‘80 con l’obiettivo di supportare manager, sportivi e in generale invidui ad avere successo e realizzarsi. Il coaching si differenzia nelle seguenti maniere dalle altre pratiche:
● psicologo-terapista-counsellor: si occupa principalmente di traumi e tematiche molto profonde. Inoltre può trattare clienti con gravi livelli di stress e ansia.
● mentore: esperto nel suo campo, dà direzioni e consigli basati sulla sua esperienza e conoscenze.
● consulente: diagnostica un problema che un individuo o un’azienda può avere e raccomanda possibili soluzioni.
● coach: supporta i propri coachees (clienti) a raggiungere i propri obiettivi personali, di carriera e sportivi. Il coach non è necessariamente un’esperto nell’area trattata, per esempio nelle ‘tecniche di allenamento del basket’, bensì è un esperto nel coaching e nelle tecniche/domande/esercizi che si possono applicare a svariati momenti e situazione della vita.
La seguente metafora relativa alla guida può essere utile a capire le differenze:
● lo psicologo aiuta il cliente a capire che esperienze passate lo stanno bloccando dal guidare una macchina;
● il mentore condivide la sua esperienza offrendo consigli per aiutare il cliente a guidare la macchina;
● il consulente presenterà una visione chiara e logica sul come guidare al meglio la macchina;
● il coach incoraggerà e supporterà il cliente a guidare la macchina facendogli (ri)scoprire le proprie capacità affinchè diventi il miglior guidatore
Attualmente ci sono varie scuole di pensiero relative al coaching. Quella della The Coaching Academy (scuola che l’autrice sta attualmente frequentando) si basa sul modello GROW (Goal, Reality, Options e Way forward), un modello che permette di considerare un obiettivo generale e tramite delle domande specifiche trasformarlo in delle azioni concrete. Questo modello permette di seguire vari studenti, sia quelli con le idee molto chiare sia quelli con maggiori dubbi. Inoltre può essere applicato sia all’ orientamento universitario che di carriera.
“Da una esperienza reale dell’autrice:
Gaia (nome inventato per motivi di privacy) è venuta da me per avere maggiore chiarezza sul corso magistrale da intraprendere. Era contenta delle materie che stava seguendo ma si trovava ad un bivio. Con l’utilizzo del coaching e del modello GROW si è resa conto che quello che la fermava era la mancanza di informazioni di entrambi i percorsi (1. Azione pratica, cercare maggiori informazioni). Successivamente ha scoperto quali sono le caratteristiche del suo lavoro ideale: lavorare all’aria aperta, a contatto con le persone e preferibilmente in Trentino (2. azione pratica, cercare opportunità lavorative con queste caratteristiche). Infine analizzando un’esperienza passata simile, ha capito che per lei era importante che il corso magistrale non fosse troppo specifico e le desse molte opportunità (3. azione pratica, assicurarsi che il corso magistrale abbia molti sbocchi lavorativi). Questi risultati sono stati raggiunti in 1 ora senza che io dessi alcun tipo di consiglio, ma semplicemente basando la conversazione su domande che hanno portato lo studente a trovare le SUE soluzioni. Alla fine della sessione Gaia ha avuto le idee chiare e si è sentita molto motivata a portale avanti le azioni decise. Durante la seconda sessione ha detto che in una settimana è riuscita a raggiungere il suo obiettivo e che potevamo iniziare a focalizzarci su uno nuovo.
Spero che questo esempio dia maggiore chiarezza sia su come funzioni una sessione di coaching che sul possibile impatto che la tecnica possa avere sullo studente. Il coaching può essere fatto individualmente ma anche in gruppo.”
Uno degli aspetti principali che lega il coaching all’orientamento è il riconoscere che ogni individuo ha del potenziale. Tuttavia non sempre quest’ultimo riesce ad emergere. Questo perché molte volte ci si fa influenzare da chi si ha accanto. La decisione del proprio futuro deve essere presa dall’individuo in maniera cosciente e indipendente.
In questo le sessioni e l’uso delle tecniche del coaching danno autonomia allo studente e la possibilità di prendere in mano le redini della propria vita.
Inoltre tramite la riflessione e analisi di esperienze passate lo studente potrà riconoscere le proprie abilità e sentirsi più sicuro di sè e di ciò a cui può ambire, rendendo il momento della scelta più costruttivo e piacevole.
Durante il coaching si vanno ad affrontare anche gli ostacoli che si possono incontrare nel portare a termine il proprio obiettivo. L’analisi di quest’ultimi permette allo studente di pianificare in anticipo come superarli. Inoltre molta importanza viene data anche alla motivazione e come questa possa farci avvicinare o allontanare dai nostri obiettivi.
Vuoi saperne di più? Guarda i video, scoprirai un metodo per provare a raggiunegere con successo i tuoi obiettivi.
TINA POLETTO – Life coach
A 17 anni mi sono resa conto che nelle scuole non veniva offerto abbastanza supporto per l’orientamento, oppure non era quello giusto. Ho iniziato quindi il progetto The Righ Choice che, tramite delle conferenze interattive, metteva in contatto il mondo lavorativo e universitario con quello degli studenti delle superiori. A settembre 2017 sono partita per la mia avventura, studiare International Business alla Oxford Brookes University. Questa esperienza oltre ad essere stata estremamente formativa dal punto di vista dello studio, mi ha fatto anche scoprire nuove culture e visioni del mondo, come funziona l’efficiente processo di orientamento inglese e come sviluppare soft skills necessarie ad entrare nel mondo lavorativo.
Nonostante le mie positive esperienze di lavoro in aziende internazionali (Enterprise Rent a Car e nel dipartimento di marketing dell’università), il mio interesse è ritornato all’origine, al mondo dei giovani. Da lì è nata ‘Studiare nel Regno Unito’ agenzia che apre le porte del mondo universitario inglese (triennale e master) ai giovani italiani.
Durante il mio ultimo anno di università mi sono iscritta alla The Coaching Academy prima per fare il corso di Life and personal development coaching e dopo per specializzarmi in coaching witin education per lavorare con studenti, genitori e insegnanti.
Ora sono qua pronta a spiegare tecniche, domande e esercizi per aiutare le tre figure più importanti nel periodo dell’orientamento lavorativo e di carriera.