Università di Macerata, dove la tradizione incontra il futuro

Intervista a Francesco Adornato, rettore

 

“L’Umanesimo che innova”, è questo il motto dell’Università di Macerata, a rappresentare il legame fra una lunga tradizione culturale e uno sguardo lanciato al futuro. Più di 12mila studenti, 5 dipartimenti, 28 corsi di laurea, dottorati, master e scuole di specializzazione, l’ateneo marchigiano è focalizzato sullo studio delle scienze umane e delle scienze sociali. Con un’offerta formativa che si rinnova costantemente. “Ci adoperiamo per offrire percorsi di formazione umanistica innovativi legati ai processi di digitalizzazione e informatizzazione applicati al diritto, all’archeologia, alla comunicazione, alla pedagogia, ai beni culturali e archivistici, corsi legati all’economia circolare e ambientale o al management sportivo”, conferma il rettore Francesco Adornato. “Al centro dei nostri percorsi di studi sta quindi un umanesimo in grado di innovare noi stessi e le comunità in cui viviamo”. Tra le proposte di recente attivazione, c’è International, European and Comparative Legal Studies, un corso in studi giuridici comparati in inglese. Nuovo anche il percorso in Consulente giuridico per lo sport, con stage e laboratori guidati da professionisti di società di calcio, basket e volley. Il corso di laurea magistrale in storia si è infine trasformato in Storia e archeologia per l’innovazione, con l’inserimento di contenuti propri delle tecnologie informatiche. Un ateneo sì fortemente legato al territorio, ma con una spiccata vocazione internazionale. “Frequentano i nostri corsi centinaia di studentesse e studenti provenienti da oltre 50 Paesi che da noi trovano un ambiente accogliente, con un’offerta formativa qualificata e internazionale composta, per esempio, da quattro corsi di laurea in inglese, otto a titolo doppio o multiplo”, dice il rettore. “Vogliamo fare della nostra università un campus urbano internazionale che diventi anche uno spazio del dialogo, un caleidoscopio di etnie e lingue che incoraggi alla pace”. E che l’ateneo sia davvero accogliente per gli studenti lo dimostra anche l’attenzione rivolta alle strumentazioni a disposizione dei ragazzi e agli spazi a loro dedicati. “Il potenziamento delle piattaforme informatiche continueranno a offrire supporto allo studio e a rendere l’ambiente più inclusivo”, spiega Adornato, “come le nuove postazioni per studenti con disturbi specifici dell’apprendimento che abbiamo installato”. Ma l’esperienza universitaria ha bisogno delle dinamiche della presenza e proprio su questa l’Università di Macerata continua a scommettere: attraverso un sistema integrato di servizi per il benessere, che comprendono tutoraggio, life coach, consulenza orientativa e psicologica, grazie all’ammodernamento delle sedi e a occasioni di socializzazione come il teatro, il coro, la radio, il circolo sportivo e quello scacchistico. Un’attenzione che non si limita al percorso universitario, ma continua seguendo il percorso di chi ha scelto questo ateneo per proseguire gli studi. “La qualità della nostra didattica è frutto di costanti azioni di aggiornamento e dell’attenzione a favorire l’integrazione delle conoscenze teoriche con competenze professionali specifiche”, conclude il rettore. “Master e corsi di perfezionamento, grazie alla loro flessibilità, ci permettono di rispondere alle esigenze del mondo del lavoro”. Tra le offerte didattiche post laurea ci sono corsi di marketing e blockchain, etica e tecnologie, comunicazione e divulgazione scientifica in ambito storico, innovazione nella pubblica amministrazione e formazione politica.

 

Articolo di Sabrina Miglio