La neo-matricola non è l’unico ‘soggetto fragile’ in ateneo: seguire gli studenti in tutta la loro vita universitaria è la strada vincente per condurli alla laurea
Rossano Massai, delegato all’orientamento e al placement dell’Università di Pisa, spiega le due funzioni di questo servizio d’ateneo, il diverso approccio fra universitari già iscritti e studenti medi prossimi all’immatricolazione e le novità attivate quest’anno dall’ateneo toscano
Orientamento e job placement sono due ambiti determinanti per gli studenti: quali sono le loro potenzialità e quali le criticità?
La governance dell’ateneo di Pisa ha ritenuto opportuno mantenere le due fasi di orientamento e job placement con un unico coordinamento. La logica di questa scelta può consentire un percorso sinergico e continuativo tra i diversi uffici coinvolti che accompagnano lo studente universitario durante tutto il suo percorso, fornendogli strumenti utili all’inserimento nel mondo del lavoro. È per questo che noi preferiamo parlare di Career Service piuttosto che di placement perché le attività di supporto agli studenti si configurano anche come stimolo e incentivazione all’autoimprenditorialità. Tutta l’attività è strutturata per fornirgli un supporto, anche psicologico, che gli consenta di vivere in maniera costruttiva un percorso che determinerà il suo futuro e la sua capacità di costruire un progetto di vita appagante.