Settembre… è tempo di studiare

Studiare per se stessi, per capire meglio il mondo e per riempire di senso la nostra comunicazione con gli altri. A settembre si ricomincia

Settembre è tempo di migrare…..no, questo lo diceva D’annunzio e non c’entra. Ora direi Settembre è tempo di studiare, e questo vale per molti studenti che cominciano i loro differenti tipi di scuole, Università comprese. Ma in fondo perché studiare? Per diventare più intelligenti? Per trovare miglior lavoro? …..
Forse, ma soprattutto per se stessi, per capire meglio il mondo e per riempire di senso la nostra comunicazione con il mondo. Provo ad esemplificare, seguitemi.
E’ nota la funzione dei due emisferi cerebrali per quanto riguarda la prevalenza del pensiero: l’emisfero destro è quello emotivo/creativo, l’emisfero sinistro è quello razionale/analitico.
A destra del cervello (emisfero che comanda la parte sinistra del corpo e viceversa) noi proviamo le emozioni ed i sentimenti, a sinistra analizziamo le cose, ragioniamo e ci autocontrolliamo.
Ricordo che nel bellissimo libro di Italo Calvino “Lezioni americane” veniva creato un parallelismo tra il Hermes-Mercurio, divinità che governa la parte destra, mentre a sinistra si collocava Vulcano-Efesto.
Mercurio con le ali ai piedi, leggero e aereo, abile ed agile, che trasmette i messaggi degli Dei tra gli uomini, Mercurio anche portato agli scambi ed alla destrezza dei commerci, che vola rapido nelle piazze nei mercati tra la gente ma anche un po’ frivolo ed ingannatore che mi pare rappresenti la velocità con la quale oggi si vive e si comunica. Ma cosa si comunica? C’è qualcosa da comunicare o si tratta solo di chiacchiere e di “rumore” di fondo come il Rumore bianco che circonda i protagonisti nel romanzo di Don Delillo ?
Forse c’è bisogno che Mercurio porti “sostanza” oltreché forma e allora ecco arrivare Vulcano-Efesto, dio che non spazia nei cieli ma si rintana nel fondo dei crateri, chiuso nella sua fucina dove fabbrica instancabilmente gioielli ed armi, scudi, reti, trappole tutte rifinite meravigliosamente come il famoso scudo di Achille.
Vulcano che contrappone al volo aereo di Mercurio l’andatura claudicante dopo che bambino non particolarmente carino era stato gettato giù dall’Olimpo dalla madre Era e si era rinchiuso nelle viscere della terra.  Mi fa tenerezza Vulcano, mi fa simpatia.
Pare a me che la pazienza e la meticolosità di Vulcano sono la condizione necessaria perché Mercurio, il nostro bellimbusto da discoteca, porti con sè qualcosa di sostanziale, così come la mobilità e la sveltezza di Mercurio sono le condizioni necessarie perché le fatiche di Vulcano diventino note e apprezzate nel loro significato.
Occorre il tempo di Mercurio ed il tempo di Vulcano, il tempo dell’intuizione immediata e della riflessione, il tempo degli slanci emotivi e quello dei sentimenti che si devono controllare, placare e maturare.
Quando parlo ai ragazzi d’oggi, meravigliosi nei loro slanci di volontariato e di generosità ma anche impulsivi e frettolosi (anche nel parlare che sarà per la mia età ma a volte devo pregarli di ripetere dettagliando meglio le parole) preoccupati spesso di correre anche non sapendo bene dove andare, cerco di recuperare il tempo del buon Vulcano, il tempo della sostanza e del contenuto.
Il tempo di Mercurio ce lo hanno già e lo usano a modo loro un modo sempre più frenetico, la tecnica ormai la padroneggiano….o la tecnica padroneggia loro? e possono fare il giro del mondo in 80 secondi non 80 giorni. Ma la domanda è: qual è il messaggio che si vuole trasmettere?  C’è un messaggio?
Senza la pazienza di Vulcano, dopo il giro del mondo fatto in un attimo con Mercurio si torna a mani vuote così come si era partiti.
Ecco studiare serve a questo: a riempire il tascapane di Mercurio ed averlo sempre con sé, senza fidarsi troppo del cellulare che si può trovare scarico magari proprio quando serve.
Buon anno scolastico a tutti gli studenti che iniziano a studiare.

 

Articolo di Sergio Bettini, psicologo dell’orientamento