Giovanna Iannantuoni eletta presidente della Crui

 

Nel 60esimo anno della sua storia, l’associazione delle università italiane sceglie per la prima volta come presidente una rettrice: l’Assemblea dei Rettori ha eletto Giovanna Iannantuoni, 53 anni, alla guida dell’Università di Milano Bicocca, presidente della CRUI.

 

La Crui, Conferenza dei Rettori delle Università italiane, ha scelto Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, come presidente nel sessantesimo anniversario di esistenza dell’istituto.
Professoressa ordinaria di Economia Politica, Iannantuoni sarà Rettrice dell’Università di Milano Bicocca fino al 2025. È stata Presidente della Scuola di Dottorato dello stesso ateneo dal 2015 al 2019. Ha trascorso diversi anni all’estero presso i dipartimenti di economia della Rochester University, della Carlos III de Madrid e della University of Cambridge ed è stata coordinatrice di diversi progetti di ricerca di respiro nazionale e internazionale. I suoi interessi di ricerca sono focalizzati su teoria dei giochi, decisioni di political economy, microeconomia e teoria del voto. Nella precedente “legislatura”, è stata delegata del presidente della  CRUI al PNRR.
Nel discorso di insediamento la nuova presidente ha sottolineato la necessità di una CRUI coesa e propositiva che sia da subito in grado di affrontare le sfide del futuro imminente e nel contempo lavori per riposizionare nel medio periodo l’università al centro del dibattito istituzionale e politico, in quanto fattore chiave per lo sviluppo sociale, civile ed economico del Paese.
“Più della metà dei nostri laureati proviene da famiglie in cui sono i primi a ottenere il titolo – ha commentato Iannantuoni appena eletta – L’università resta quindi, usando le parole del Presidente Mattarella, un’occasione irripetibile nel medio periodo per migliorare la qualità di vita degli italiani. Un ascensore sociale che continua a funzionare, ma che dobbiamo far funzionare meglio. Dando ai nostri studenti la possibilità di esercitare a pieno il diritto allo studio e alle università le risorse per garantirlo. Risorse che significano, in primo luogo, residenze e borse di studio.”
Nel suo intervento programmatico, Iannantuoni ha anche toccato alcuni fra i temi urgenti per garantire il pieno funzionamento e il rilancio del sistema universitario. Temi che vanno dalla sostenibilità economica delle università (per garantire al sistema solidità futura in vista del riassetto delle politiche europee di spesa pubblica), alla focalizzazione su orientamento e life long learning (soprattutto in vista dell’inverno demografico che attende il Paese nei prossimi 25 anni); dall’importanza dell’uso efficiente dei fondi europei (attraverso una rimodulazione del PNRR e la garanzia per le università dell’accesso ai fondi Repower EU), alla centralità della didattica innovativa (che sappia coniugare pienamente presenza e digitale); dall’attenzione all’internazionalizzazione (chiave di volta per rispondere alla sfida del calo demografico), ai delicati temi attinenti alle discipline medico-sanitarie (dalla fuga di medici e infermieri dal sistema pubblico e dalle professioni sanitarie, al nodo irrisolto delle scuole di specializzazione).
 
“La nostra società vive oggi momenti difficili – ha concluso Iannantuoni – in cui la coesione è messa a rischio dall’incertezza, dalla precarietà e dall’ampliarsi delle disuguaglianze di reddito e di genere. In questo scenario l’università rimane un presidio da tutelare e da rilanciare. Un presidio dove si formano i cittadini di domani e si costruisce la conoscenza, che è la condizione necessaria per garantire la convivenza civile e il progresso sociale.”

 

Sabrina Miglio