Settimana STEM: ecco le iniziative al femminile

Tante le iniziative nelle scuole e per le scuole per stimolare l’interesse dei ragazzi, e soprattutto delle ragazze, verso le materie scientifiche

 

Dal 4 all’11 febbraio si svolgerà, in concomitanza con la “Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza”, la prima edizione della “Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche”, istituita con la Legge 187 del 2023. L’obiettivo è quello di stimolare l’interesse nei giovani verso le materie Stem, fondamentali per l’innovazione tecnologica del Paese, perché diventino sempre più un’opzione nella scelta del percorso di studi post diploma. Durante la settimana il Ministero dell’Istruzione e del Merito promuoverà iniziative nelle scuole, nelle università e nei musei.

Varie sono le iniziative che il Ministero, forte dello stanziamento di 2 milioni di euro per il 2024, supporterà: percorsi di orientamento, campagne di sensibilizzazione alla scelta, corsi di formazione con modalità innovative, supporto alla collaborazione tra settore pubblico e privato grazie alla nascita di start up, supporto alla realizzazione di iniziative extrascolastiche per il potenziamento delle materie Stem e borse di studio. “La valorizzazione delle discipline Stem rappresenta un’opportunità irrinunciabile, non soltanto per il loro ruolo da protagoniste nell’attuale mercato del lavoro, ma anche per la capacità di configurarsi come motore di cambiamento e di risoluzione di tematiche molto attuali e urgenti come il gender gap“, ha osservato il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini in una nota in cui ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione della Camera, all’unanimità, della legge che ha istituito la Settimana. Il ministro pone poi l’attenzione sull’importanza che le materie Stem entrino sempre più nell’orbita di interesse delle ragazze “Per superare la significativa disomogeneità di genere tra le aree disciplinari, che vede una maggiore concentrazione delle studentesse nell’area umanistica e nelle scienze sociali e una limitata presenza femminile nelle discipline scientifiche, il Mur ha intrapreso azioni volte a incentivare la partecipazione delle studentesse ai corsi di studio Stem, anche prevedendo una maggiorazione delle relative borse di studio, nell’ordine del 20% dell’importo erogato”.

Il divario di genere nella scelta delle materie Stem è ancora molto elevato (nonostante negli ultimi anni ci siano segnali positivi: secondo i dati di Openpolis in tutta l’Unione Europea le donne sono sottorappresentate nei percorsi di studio scientifici: a fronte di una media Ue di circa 21 laureati Stem ogni mille giovani tra i 20 e i 29 anni, le laureate sono 14,9 di contro al dato quasi doppio dei maschi, 27,9. In Italia i numeri sono ancora più bassi: 16,4 laureati in materie Stem ogni mille giovani, con una quota di maschi pari a 19,4 di contro alle femmine che si fermano a 13,3. Ecco perché sono tante le iniziative che aiutano le scuole a orientare le ragazze a scegliere i percorsi Stem perché il divario, come sottolineato dagli esperti, nasce nei primissimi anni di scuola.

 

Articolo di Sabrina Miglio

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