L’Associazione DiCultHer promuove un concorso per studenti delle scuole italiane ed europee in 15 sfide per la promozione della cultura digitale
Promuovere e valorizzare il patrimonio culturale con la cultura digitale tra i giovani attraverso una sfida. È quanto si propone di fare HackCultura2025, settima edizione del concorso organizzato da DiCultHer che ha individuato 15 sfide per favorire la promozione della Cultura Digitale attraverso lo sviluppo di progetti digitali realizzati da studentesse e studenti delle scuole italiane ed europee. Si propone di sviluppare progetti innovativi che coinvolgano i giovani nella valorizzazione del patrimonio culturale, sia tangibile che intangibile, incoraggiando la partecipazione attiva e la consapevolezza riguardo l’uso delle tecnologie digitali.
Il concorso si pone in un contesto di proposte progettuali di metodologie innovative in una logica di esercizio di cittadinanza e di progettazione partecipata. Per questo HackCultura2025 mira a supportare e valorizzare la ‘creatività’ dei giovani e a sperimentare modelli che puntino a creare conoscenze e competenze consapevoli e trasversali per la realizzazione di digital knowledge design system. Questo applicato all’educazione “al patrimonio culturale ” e “con il patrimonio culturale” che mette al centro la creatività e l’autonomia degli insegnanti e dei giovani per affrontare, mediante l’uso consapevole del digitale e con approcci innovativi, la conoscenza, l’accesso partecipato, la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale.
L’iniziativa mira a educare i cittadini all’uso responsabile del digitale per la salvaguardia del patrimonio culturale. Promuovere la partecipazione attiva dei giovani nella tutela del patrimonio. Sviluppare competenze trasversali legate alla cultura digitale, sostenibilità e inclusione sociale. Creare una cultura digitale condivisa, utilizzando risorse aperte e tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale.
Tra gli obiettivi, infatti, c’è quello di garantire contesto e sviluppi attuativi al “diritto di ogni cittadino a essere educato alla conoscenza e all’uso responsabile del digitale per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale e dei luoghi della cultura”. Ma anche superare il concetto di fruizione a favore del concetto di partecipazione dei processi di tutela attraverso la piena consapevolezza della ’titolarità culturale’ del patrimonio esercitata con diritto e la “presa in carico” dell’eredità culturale che arriva dal passato. C’è poi la voglia di rendere pienamente consapevoli i giovani del valore delle tecnologie digitali per la salvaguardia, rappresentazione e valorizzazione dei patrimoni culturali oltre al loro fondamentale ruolo per traguardare gli obiettivi di sviluppo individuale, sociale, culturale ed economico e intraprendere con successo il percorso di transizione sostenibile dell’Europa come indicato dal New European Bauhaus (Neb). Inoltre la volontà è quella di sostenere la cultura digitale come una delle fonti di conoscenza e di far acquisire la ‘strumentazione teorica, concettuale, metodologica e tecnica’ per imparare a costruire in autonomia percorsi legati all’esercizio consapevole del diritto/dovere di cittadinanza digitale, attiva e globale.
HackCultura2025 è aperta alla partecipazione di tutti gli studenti delle scuole italiane ed europee di ogni ordine e grado per trovare, suddivisi in team, un’utile occasione per confrontarsi con il proprio patrimonio Culturale.
I partecipanti dovranno produrre un elaborato digitale, come narrazioni, video o installazioni AR, seguendo criteri di riuso di contenuti digitali aperti e utilizzo consapevole dell’AI.
L’iscrizione di ciascun Team (ogni Istituto scolastico potrà proporre uno o più Team e partecipare ad una o più Sfide) utilizzando il MODULO per l’iscrizione alla singola SFIDA entro il 30 novembre 2024. L’iscrizione è gratuita.
Chi partecipa sceglie una Sfida tra le 15 individuate per veicolare l’uso e la consapevolezza del valore delle tecnologie digitali per la salvaguardia, rappresentazione, valorizzazione dei patrimoni culturali – materiali e immateriali – e per la piena realizzazione del Gender mainstreaming tra le ragazze e i ragazzi delle nostre scuole di vario ordine e grado. Ma anche una opportunità per ascoltare i nostri giovani su quel che ci aspettiamo dall’Europa domani e su come possiamo contribuirvi oggi, per immaginare “un’Europa splendente, ospitale e pulita, dove il sole costituisce la primaria fonte di energia. Il sole che dona forza alle piante e agli animali e fa crescere bambini e giovani. Il sole dell’intelligenza, capace di dirimere l’oscurità dell’ignoranza e della violenza, può darci felicità e saggezza”.
di Andrea Settefonti