Strumenti pedagogici per orientare i giovani al futuro

 


 

Il compito degli educatori è accompagnare i giovani verso il loro percorso di crescita: ecco i principali strumenti pedagogici a disposizione degli insegnanti

 

Il periodo che segue la fine della scuola rappresenta uno dei momenti più critici nella vita di ogni giovane. La scelta del percorso da intraprendere dopo il diploma può risultare travolgente. Gli studenti si trovano di fronte a molteplici opzioni e spesso si sentono disorientati, incerti sul proprio futuro e incapaci di prendere decisioni consapevoli. Come educatori, il nostro compito non è solo quello di fornire informazioni sui percorsi formativi e professionali, ma anche di accompagnare gli studenti in un processo di crescita che li aiuti a comprendere meglio se stessi e le proprie inclinazioni, in modo che possano fare scelte in linea con i loro valori e desideri.

  1. Conoscenza di Sé: Un Passaggio Fondamentale nel Processo di Scelta

Il punto di partenza per ogni scelta consapevole è la conoscenza di sé. Carl Rogers (1951), uno dei fondatori della psicologia umanistica, affermava che solo quando un individuo è in grado di conoscere profondamente i propri sentimenti e le proprie inclinazioni, può vivere una vita autentica e realizzata. Questo principio è ancora oggi valido, soprattutto per gli studenti che devono orientarsi in un mondo ricco di opzioni, ma privo di certezza.

Un esercizio molto utile in questo senso è il self-assessment: un’autovalutazione che permetta agli studenti di riflettere su ciò che li motiva, sui loro interessi, punti di forza e debolezze. Questo può essere fatto attraverso strumenti come il diario riflessivo o le mappe mentali, tecniche che stimolano la riflessione profonda su sé stessi. Inoltre, il lavoro di gruppo in cui gli studenti possono confrontarsi con i compagni e discutere le proprie passioni e i propri desideri aiuta a favorire una consapevolezza collettiva che spesso porta a intuizioni individuali più chiare.

  1. L’Importanza dell’Ascolto e della Guida: Il Ruolo degli Educatori

In questo processo, è fondamentale il ruolo dell’educatore. La tecnica dell’ascolto attivo (Rogers, 1961) è essenziale per aiutare lo studente a esplorare i propri desideri, le proprie paure e i propri sogni. Un educatore non deve imporre una scelta, ma guidare lo studente attraverso un processo di riflessione, facendo domande aperte che stimolino il pensiero critico e la consapevolezza.

Tecniche di Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), come la riformulazione (reframing), sono molto utili in questo contesto. Con questa tecnica, l’educatore può aiutare lo studente a vedere la propria situazione da una prospettiva diversa. Ad esempio, se uno studente teme che il percorso scelto non sia adatto a lui, l’educatore può aiutarlo a riformulare il pensiero: “Questa incertezza potrebbe essere l’opportunità per crescere e scoprire nuovi lati di te che non conoscevi”.

Un’altra tecnica utile della PNL è il modellamento: si tratta di guidare lo studente verso il comportamento di persone che ammira o che hanno raggiunto successi simili ai suoi desideri. Questo processo aiuta lo studente a vedere che la scelta di un percorso post-diploma è un passo possibile e, spesso, desiderato anche da altri.

  1. Le Decisioni Consapevoli: La Tecnica della Matrice delle Decisioni

Quando si trovano a dover scegliere tra più opzioni, gli studenti possono essere sopraffatti dalle emozioni e dalle paure. Daniel Kahneman (2011), premio Nobel per l’economia, in “Pensieri lenti e veloci” descrive come i bias cognitivi, ovvero distorsioni nel nostro modo di pensare, possano influenzare negativamente la capacità di prendere decisioni. Per contrastare questi meccanismi, è fondamentale utilizzare strumenti che stimolino una riflessione razionale e logica.

Una tecnica molto utile in questo contesto è la matrice delle decisioni. In questo esercizio, gli studenti sono invitati a scrivere tutte le possibili opzioni davanti a sé e a valutare i pro e i contro di ciascuna, tenendo conto delle proprie inclinazioni e risorse. Un esempio pratico di domanda potrebbe essere: “Quale opzione mi permetterebbe di crescere maggiormente come persona? Quale mi dà più opportunità di apprendere?” In questo modo, si stimola l’equilibrio tra emozioni e ragione, fornendo un supporto concreto per prendere decisioni consapevoli.

  1. Superare la Paura del Fallimento: La Resilienza come Chiave per il Successo

Una delle sfide maggiori nel processo di orientamento è la paura di sbagliare. Martin Seligman (1991), uno dei pionieri della psicologia positiva, afferma che sviluppare una mentalità di crescita (growth mindset) è fondamentale per affrontare le difficoltà. Gli studenti che vedono i fallimenti come opportunità di crescita sono più resilienti e aperti a fare scelte audaci, anche in contesti di incertezza.

Nel supportare gli studenti, l’educatore può utilizzare metafore positive per aiutarli a vedere il fallimento come parte del processo di apprendimento. Per esempio, si potrebbe raccontare la storia di un personaggio che, dopo un fallimento, ha trovato la propria strada verso il successo grazie alla perseveranza. In questo modo, si aiuta lo studente a riformulare il concetto di errore, rendendolo un’opportunità di apprendimento.

  1. L’Importanza di una Visione Positiva del Futuro: Visualizzare per Realizzare

Albert Bandura (1997), uno psicologo noto per la sua teoria sull’auto-efficacia, ha evidenziato come la capacità di visualizzare il successo sia cruciale per l’acquisizione della fiducia in sé e per la realizzazione degli obiettivi. Gli studenti che riescono a immaginarsi nel futuro, impegnati in attività che li appassionano e che li gratificano, sono più motivati a perseguire i loro sogni.

Per stimolare la visualizzazione positiva, l’educatore può incoraggiare gli studenti a creare una vision board, un pannello che raccoglie immagini e parole che rappresentano il loro futuro ideale. Oppure, una tecnica particolarmente potente è quella della visualizzazione guidata, che consiste nel chiedere allo studente di chiudere gli occhi e immaginare in modo dettagliato il proprio futuro ideale: “Immagina di essere tra cinque anni, che lavoro fai? Come ti senti?” Questa tecnica non solo stimola la motivazione, ma aiuta anche a chiarire gli obiettivi.

Conclusione: Dalla Confusione alla Consapevolezza

Il processo di orientamento post-diploma è un percorso che richiede pazienza, ascolto e guida. Come educatori, il nostro ruolo è quello di fornire strumenti pratici e scientificamente validati, che permettano agli studenti di sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e di fare scelte consapevoli, basate su una visione chiara e positiva del futuro.

Grazie all’uso di tecniche come l’ascolto attivo, la matrice delle decisioni, le metafore trasformative e la visualizzazione, possiamo aiutare gli studenti a superare le incertezze e a prendere decisioni che siano in linea con il loro potenziale, costruendo così una base solida per il loro futuro.

Suggerimenti di lettura per educatori e orientatori:

  1. Psicologia positiva: “La forza della resilienza” di Martin Seligman (1991)
  2. Intelligenza emotiva: “Intelligenza emotiva” di Daniel Goleman (1995)
  3. PNL e orientamento: “La PNL al lavoro” di Robert Dilts (1998)

 

 

di Giuseppe Bruno

Giuseppe Bruno, 31 anni, è un criminologo con un forte impegno sociale. È stato docente a contratto universitario e cultore della materia in criminologia minorile e sociologia della devianza, già Training Manager presso i più importanti Atenei digitali  e svolge la libera professione come formatore e consulente sull’orientamento professionale. Ha pubblicato due opere: “L’innocenza perduta di un uomo criminale: percorsi di criminogenesi sociale” (Albatros Edizioni, 2018) e “Devianza e adolescenza” (Rubbettino Editore, 2019). Nel 2023, dopo la riforma ministeriale in materia di orientamento nelle scuole, ha organizzato scientificamente il primo convegno formativo per il personale docente presso la sala capitolare del Senato della Repubblica. Negli anni, Giuseppe ha lavorato a vari progetti nelle scuole, focalizzandosi sull’orientamento e la valorizzazione del talento negli adolescenti, con l’obiettivo di prevenire la devianza giovanile. Il suo approccio all’orientamento è mirato a sostenere i giovani nel loro percorso di crescita, promuovendo opportunità e consapevolezza per un futuro positivo..

 

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