Insieme contro il bullismo

Per dare una bella lavata di capo a chi mette in atto comportamenti sbagliati

Head&Shoulders e l’Associazione Fare X Bene presentano l’iniziativa “Spalla a Spalla” che coinvolgerà 20 scuole italiane. Per candidare il proprio istituto, c’è tempo fino al 5 aprile
Si chiama Spalla a Spalla ed è il progetto, messo in campo da Head&Shoulders e dall’Associazione Fare X Bene, per sensibilizzare i ragazzi contro il bullismo. I numeri parlano chiaro: secondo la VI rilevazione 2022 del sistema di sorveglianza Hbsc Italia (Health Behaviour in School-aged Children), il 15% degli adolescenti italiani (più di 1 su 6) ha dichiarato di essere stato vittima di bullismo o di cyberbullismo almeno una volta nella vita. La ricerca è stata resa nota in occasione del Safer Internet Day, lo scorso 7 febbraio, data nella quale anche Campus ha messo online studi, interventi e notizie, insieme a un’intensa campagna sociale, per aiutare i ragazzi a districarsi tra i pericoli della rete. E se una parte delle attività di discriminazione riguarda il fisico, i dati di Head&Shoulders dicono che chi soffre del problema della forfora ha il doppio delle probabilità di essere bullizzato di chi non ne soffre. Ecco perché la nota marca di shampoo ha deciso di spendere il proprio marchio per questa battaglia. Testimonial del progetto sono il campione di tennis Matteo Berrettini e Ciro e Aurora dei The Jackal, tre giovani che, con il loro esempio e il loro carisma, sanno parlare ai ragazzi. “Con l’iniziativa Spalla a spalla, Head&Shoulders scende in campo contro il bullismo con una campagna nazionale di sensibilizzazione coinvolgendo 20 istituti scolastici italiani”, ha detto Valeria Consorte, Vice President Beauty Care P&G Italia.
Il progetto è rivolto agli studenti del biennio di scuole secondarie di secondo grado che verranno coinvolti in un percorso che prevede attività e incontri: si parte da questionari, che saranno distribuiti ai ragazzi, alle famiglie e agli insegnanti per stabilire gli eventuali punti di criticità; in seguito i ragazzi saranno coinvolti in incontri con psicologi, avvocati, docenti specializzati, esperti sociali sul bullismo per renderli maggiormente consapevoli delle dimensioni del fenomeno e delle conseguenze a cui un comportamento simile può esporre, sia per chi lo subisce che per lo mette in atto. Infine, saranno organizzati due incontri in gruppi più ristretti per quelle classi che avranno evidenziato più segni di criticità: i ragazzi verranno guidati da un team multidisciplinare che li coinvolgerà in attività formative interattive quali round table, sondaggi, word cloud e Q&A.
“La nostra associazione offre sostegno alle categorie sociali più deboli e soggette a discriminazioni, bullismo e cyberbullismo”, ricorda Giusy Laganà, Direttrice generale di Fare X Bene. “Abbiamo accettato con entusiasmo di collaborare con Head&Shoulders per portare un messaggio positivo all’interno delle scuole e offrire il nostro aiuto ai ragazzi”. Come dice il nome stesso del progetto, la chiave per uscire dalla spirale del bullismo è non tenersi tutto dentro, non chiudersi nella solitudine, ma parlarne e farsi aiutare.
È possibile candidare la propria scuola, registrando la prova d’acquisto di un prodotto Head&Shoulders, sul sito dedicato al progetto “Spalla a Spalla”, www.hscontroilbullismo.desiderimagazine.it dal 1 febbraio al 5 aprile 2023. Le scuole che riceveranno il maggior numero di candidature otterranno la partecipazione al progetto. Sul sito https://www.headandshoulders.it/it-it/spalla-a-spalla/ sono invece disponibili materiali educativi da scaricare sul bullismo con consigli per studenti e docenti su come riconoscerlo, combatterlo e superarlo. “Anche noi sportivi ne siamo colpiti”, ha raccontato Berrettini durante la presentazione dell’iniziativa, “e non si può immaginare quanto siano brutti i commenti dei follower dopo una sconfitta e quanto possano ferire chi ogni giorno dà il massimo in ogni partita”. Parole alle quali fanno eco Aurora e Ciro dei The Jackal: “Anche noi, purtroppo, come tanti ragazzi, abbiamo vissuto i nostri momenti di difficoltà, ai tempi della scuola, ma ancora oggi sotto forma di cyberbullismo. Il percorso per imparare ad accettarsi è difficile, soprattutto quando si è giovani, ma è possibile facendosi aiutare da chi ci circonda e ci vuole bene”.
Articolo di Sabrina Miglio


                            

 

 

 

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