Perchè scegliere un ITS
Il presidente di Associazione Rete Fondazioni ITS Italia Guido Torrielli descrive la parabola che, in 15 anni, ha portato i corsi di questi istituti dal SEMI-anonimato all’eccellenza didattica post-diploma. Tracciandone le prospettive formative e occupazionali del prossimo quindicennio
Era marzo del 2010 quando un uomo, entrando in un taxi, con vivace parlantina, chiese al tassista se conoscesse gli ITS. Alla domanda seguì una smarrita reazione interrogativa e quell’uomo, un po’ deluso, comunicò l’indirizzo del suo ufficio al tassista per farsi accompagnare a destinazione.
Lo stesso uomo, sempre nel mese di marzo ma dell’anno 2024, salito a bordo di un taxi fa la stessa domanda al nuovo tassista che, questa volta, non esita nel rispondere: racconta di conoscere queste scuole, che hanno molti indirizzi di studio e rappresentano una buona scelta per gli studenti che, dopo il diploma, possono più facilmente trovare lavoro.
Con convinzione, aggiunge che avrebbe indirizzato il figlio ad approfondire la conoscenza degli ITS. Il volto dell’uomo, a questa risposta, si rasserena e con tono calmo e compiaciuto indica al tassista l’indirizzo da raggiungere.
Marzo 2026, lo stesso uomo sale su un taxi e, a distanza di due anni, riformula la stessa domanda al tassista. Questa volta la risposta è immediata e diretta: il tassista con entusiasmo parla degli Istituti Tecnologici Superiori come di una grande opportunità colta dal nostro Paese per unire formazione e lavoro, la scelta migliore per tanti neodiplomati di assicurarsi un’occupazione rapida e qualificata. L’uomo, sorridente e soddisfatto, comunica al tassista che desidera cambiare la destinazione comunicata all’inizio per raggiungere, invece, la riva del mare più vicina.
Sì, quell’uomo sono io. Sempre più fiducioso che, tra un paio di anni, tutti possano avere contezza di questo rivoluzionario, lasciatemelo dire, modello di istruzione professionalizzante che sta cambiando il mondo del lavoro e il futuro di tanti ragazzi e ragazze.