Clemente Borrelli, direttore dell’ITS Fondazione Caboto, è il referente nazionale per la macro-area tecnologica Mobilità Sostenibile e Logistica degli ITS Academy, nella sezione rivolta alle attività marittime. A lui abbiamo chiesto di condurci alla scoperta di questo percorso di studio e dei suoi sbocchi occupazionali.
Quali sono le dinamiche del settore e quale evoluzione si prevede nei prossimi anni?
Quello della mobilità sostenibile è uno scenario in costante evoluzione e nel settore marittimo è forte la richiesta di figure professionali capaci di operare in tutti gli ambiti di attività, sia in mare sia a terra. Le opportunità di impiego sono in crescita e gli ITS stanno facendo un ottimo lavoro per portare attenzione sulla possibilità offerte dalla blue economy. Anche in futuro la domanda di professionisti si prevede elevata.
Quali sono le figure professionali formate nei corsi di questa area tecnologica?
In primis gli ufficiali della marina mercantile. Il percorso di formazione è triennale e si articola nelle due carriere di ufficiali di coperta, con approdo finale alla figura di comandante e di ufficiali di macchina, che porta al grado apicale di direttore di macchina. Altre figure professionali sono quelle degli ufficiali di navigazione di imbarcazioni da diporto, corso triennale, e degli addetti ai servizi di bordo e passeggeri (utility, accoglienza, servizi tecnici…) con corso biennale. Fra questi ci sono anche gli ship surveyor, ispettori che certificano il rispetto delle norme e dei requisiti di sicurezza delle imbarcazioni. Formiamo inoltre tutte le figure professionali legate al settore della cantieristica navale: un esempio sono gli yacht designer, della infomobilità e delle infrastrutture logistiche come, per esempio, gli specialisti nella pianificazione dei processi di trasporto o di spedizione.
Quali sono le materie principali che gli studenti dovranno studiare durante i corsi?
Tutte le materie tecniche di base e poi quelle specifiche per i singoli percorsi. Per gli ufficiali di bordo, ad esempio: tecniche di navigazione, astronomia, sicurezza informatica, inglese e altre ancora… Ci sono poi quelle atte a conseguire le certificazioni per operare sui dispositivi di bordo, come per esempio i radar. Tutti i corsi prevedono lezioni in aula, in laboratorio e attività di tirocinio.