Cos’è la psicologia digitale, perché è necessario che gli psicologi di oggi conoscano le nuove tecnologie e quali sono gli strumenti a disposizione per la professione.
Regina Gregori Grgič si è laureata con lode nel 2009 in Neuroscienze Cognitive presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, dove nel 2016 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Neuroscienze Cognitive e Filosofia della Mente.
Dal 2010 al 2019 ha svolto attività didattica, in qualità di professoressa a contratto, presso la facoltà di Psicologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, nei corsi di Psicologia della Percezione, Metodi di Psicofisiologia, Metodi di Psicologia Sperimentale, Psicobiologia della Coscienza, Psicologia Cognitiva Applicata, Laboratorio di Neuroscienze Cognitive e Modelli Neuro-Computazionali.
Dal 2009 al 2019 è stata collaboratrice scientifica e assegnista di ricerca presso l’Università Vita-Salute San Raffaele.
I suoi principali interessi di ricerca riguardano diversi aspetti delle Neuroscienze Cognitive e della Percezione: il sistema visivo, i processi di detezione e discriminazione, i potenziali visivi evocati allo stato stazionario, la percezione del movimento, la consapevolezza percettiva, l’attenzione visuo-spaziale, l’immaginazione mentale, lo studio dei movimenti oculari, l’integrazione multisensoriale e varie applicazioni di Brain-Computer Interface. L’obiettivo principale delle sue ultime ricerche è di restituire la possibilità di comunicare a quei pazienti “Completely Locked-in”, colpiti da una sindrome che comporta che la mente di un individuo sia ancora funzionante, ma prigioniera di un corpo completamente paralizzato, impossibilitata a comunicare con il mondo esterno (come ad esempio nella fase terminale della Sclerosi Laterale Amiotrofica).
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